Enzimavir degradazione enzimatica della spike

Come degradare ed eliminare la proteina spike e le molecole infiammatorie.

Perché molte persone sono ancora infiammate dopo la pandemia? In cosa consiste il LONG Covid? Covid e long covid

Solitamente i virus sono organotropici: la tendenza è quella di localizzarsi e replicarsi in determinati organi o tessuti, in modo estremamente specifico. Il Covid invece è una patologia sistemica, è un virus multifattoriale e aspecifico che colpisce tutti i tipi di cellule del nostro organismo, senza distinzione, attivando in diversi modi il nostro sistema immunitario. Il virus tramite l’adesione delle proprie proteine Spike ai recettori di membrana ACE2 + TMPRSS2, entra dentro alle cellule (polmonari, celebrali, intestinali, vascolari…) e si replica nel citoplasma sempre tramite delle proprie specifiche proteine. Inizialmente mortale oggi il Covid e i Long Covid hanno un meccanismo più sottile, che può portare ad un’infiammazione cronica che si manifesta in diversi modi (coagulazione del sangue, sistema nervoso, metabolismo, dolori, amplificazione di patologie già esistenti).

Perché Long Covid?

Si parla di RESERVOIR di proteine virali (intere) e di molecole lipidiche infiammatorie (prostaglandine, leucotrieni, trombossani) che le nostre difese immunitarie (e autoimmunitarie) eccessivamente sotto stress a causa dell’infiammazione, non hanno eliminato. La risposta immunitaria e autoimmunitaria nel longcovid è di natura proteica. La cascata della coaugulazione è sempre di natura proteica.

Come degradare ed eliminare le proteine e le molecole infiammatorie in RESERVOIR?

Degradazione enzimatica della spike – Enzimavir

Enzimavir 60 cps

Vuoi acquistare? Clicca qui: Enzimavir 60 cps

Il prodotto è stato formulato dopo aver letto lo studio sulla degradazione della Spike da parte della proteasi nattokinasi

(Degradative Effect of Nattokinase on Spike Protein of SARS-CoV-2 Takashi Tanikawa et al.). Abbiamo poi aggiunto altre proteasi, di cui gli studi ci danno la certezza che arrivino nel sangue prese per bocca a stomaco vuoto (bromelina, papaina, proteasi varie del complesso ComplexZyme). Per far sì che la Spike si stacchi dai recettori nel prodotto c’è anche la NAC e per continuare a lavorare sull’infiammazione che può aver creato c’è Ribes nigrum. 

STUDI SCIENTIFICI

NATTOKINASI (proteasi): degradazione della spike, antitrombo e antiaggregante. 
PAPAINA (proteasi): spegne NFKb, degrada detriti dell’infiammazione, apoptosi del virus.
BROMELINA (proteasi): spazzino, antitrombo, recupero dei tessuti.
COMPLEXZyme: lattasi (degradazione del lattosio, risorsa virale), proteasi (degradazione delle proteine residue), lipasi (degradazione delle molecole infiammatorie),

cellulasi (degradazione delle fibre solubili e insolubili), amilasi (degradazione dell’amido, risorsa virale).
NAC (n-Acetilcisteina): distacco della Spike dai recettori, cascata infiammatoria, stress ossidativo, funzioni cognitive.
RIBES NIGRUM: simil-cortisone, cascata infiammatoria.

NATTOKINASI, proteasi.

La nattokinasi è estratta dal natto, alimento tradizionale millenario giapponese a base di soia fermentata con Bacillus subtilis (BFF).

La nattokinasi è una serina proteasi alcalina e presenta una forte attività trombolitica.

In particolare la nattochinasi:

  • degrada la proteina spike (studio recente agosto 2022)
  • attività fibrinolitica comparabile a quella della plasmina: degrada direttamente ed efficacemente la fibrina (enzima plasmatico che partecipa alla formazione di coaguli);
  • innalza i profili di trombolisi
  • attività antiipertensiva: riduce la pressione arteriosa sistolica e diastolica attraverso la scissione del fibrinogeno nel plasma;
  • sopprime la progressione dell’aterosclerosi nei pazienti con placche aterosclerotiche;
  • riduce significativamente l’aumento dei livelli sierici di trigliceridi e colesterolo LDL;

NATTOKINASI SULL’INFIAMMAZIONE CRONICA

L’infiammazione cronica provocata dal COVID (ma anche dal diabete, da diverse autoimmunità, dallo stress, ecc…) può peggiorare l’AMILOIDOSI sistemica: è un eccesso di proteine, che si impilano e si incastrano, creando degli infiltrati proteici filamentosi (fibrille) in tutti gli organi (pelle, cuore, polmoni, cervello). La nattokinasi degrada e distrugge le fibrille dell’amiloide: è molto importante farlo prima che diventino troppo ampie. Ad oggi non esiste una terapia efficace.  Anche dentro ai neuroni vengono impacchettate ed è molto difficile andare a distruggerle. 

BROMELINA trita tutto.

  • Proteasi trita tutto: proteine di ricezione, proteina di origine virale, proteine di membrana, proteine della cascata infiammatoria, proteine che regolano la coagulazione, prostaglandine, interleuchine, spike, bradichinine (tosse).
  • Molecola con attività antitrombo.
  • Dopo la degradazione elimina i detriti e pulisce l’organismo, è una vera e propria scopa, che fa la differenziata e butta via.
  • Attiva la riparazione dei tessuti danneggiati, nel tessuto leso pulisce e risolve le cicatrici senza dare fibrosi.
  • Impedisce la polimerizzazione che causa l’impilarsi delle proteine ‘sbagliate’, che vanno poi a creare le fibrille.
  • Inibisce l’attività del trombossano sintetasi, regolando la sintesi di prostaglandine e trombossani, riducendo così la permeabilità capillare e il dolore locale.

Dirotta l’attività delle prostaglandine a antinfiammatoria e non proinfiammatoria.

PAPAINA, proteasi.

  • spegne il fattore infiammatorio NFKb che attiva la cascata citochinica;
  • attiva autofagia e apoptosi del virus;
  • degrada anche i detriti dell’infiammazione, tutti i recettori, proteine e cellule infiammatorie;
  • aiuta l’intestino infiammato da virus e spike, aiutando l’assorbimento del cibo e l’energia.

ComplexZyme: lipasi, proteasi, amilasi, cellulasi, lattasi.

LIPASI: sono enzimi che degradano le molecole lipidiche. In caso di infiammazioni acute degradano l’eccesso di molecole proinfiammatorie: prostaglandine, prostacicline, trombossani e leucotrieni.

La loro degradazione non è semplice perché si strutturano in forma micellare. La lipasi è deputata a distruggerle, smontando la struttura primaria: è molto importante degradarle prima che la loro struttura micellare diventi troppo complessa, la digestione dei lipidi è molto complessa.

A differenza dei grassi a corta e media catena, le molecole infiammatorie (prostaglandine, prostacicline, leucotrieni, trombossani) sono molto lunghe e vendono distrutte grazie ad una grande quantità di lipasi. 

Se non passano attraverso il fegato e vengono accumulate in micelle, non riescono ad essere degradate e vengono accumulate nei muscoli,

causando dolore cronico a livello muscolare (fibromialgia), rigidità muscolare e dolore + tessuto adiposo addominale, avvolto da molecole citochiniche che danno infiammazione (come nella sindrome metabolica).

LATTASI, AMILASI: digeriscono lattosio e carboidrati che sono un ottimo nutrimento per virus, causano fermentazione batterica intestinale, meteorismo e gonfiore addominale.

CELLULASI: favoriscono la digestione di cellulosa e chitina, fibre vegetali presenti nella frutta e nella verdura.

NAC.

Il NAC è un derivato amminoacidico con diverse funzioni biologiche:

  • Rompe i ponti disolfuro nel sito di legame della Spike e fa sì che non si leghi ai recettori Ace2.
  • È un precursore del glutatione e viene utilizzato dalla cellula per la sua rigenerazione. Il glutatione (GSH) è il nostro principale scavenger endogeno e lavora sullo stress e il metabolismo ossidativo. Il COVID-19 causa un significativo deficit di GSH (come reazione alla cascata infiammatoria).
  • È un fluidificante e mucolitico (a livello polmonare degrada il muco interagendo con complessi mucoproteici).
  • Il suo ruolo nel processo antiossidante determina la sua funzione come epatoprotettore.
  • È un agente antiapoptotico (cioè contrasta la morte cellulare): in particolare salvaguardia le cellule nervose e quelle del pancreas.
  • È utilizzato in caso di intossicazione da paracetamolo.
  • Riduce l’aggregazione piastrinica.
  • Va a migliorare la capacità contrattile del miocardio.

RIBES NIGRUM: cortisone naturale

Questa pianta è nota per le sue proprietà sulle infiammazioni. Esse sono in parte legate alla sua azione di tipo cortisonosimile, dovuta a:

  • uno stimolo diretto sulla corteccia surrenalica (con conseguente aumentata produzione di steroidi surrenalici); alla capacità di legarsi ai recettori per il desossicorticosterone (DOCA), un corticosteroide presente nell’uomo, svolgendo così un’azione simile a quella di questo cortisonico.

Fonti scientifiche: Sygnum Laboratorio Erboristico

Seguici su facebook

News Prodotti

One Reply to “Enzimavir degradazione enzimatica della spike”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *